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Il Karate-Do

la via della mano vuota

Storia

Il Karate-Do (letteralmente “via della mano vuota”) nasce nell’isola giapponese di Okinawa presumibilmente a metà del 1800, fondendo un metodo di difesa a mano vuota, chiamato te, con tecniche di combattimento importate dalla vicina Cina, il kempo.

Vietato nei primi decenni del suo sviluppo, viene successivamente autorizzato come metodo di difesa dal governo Giapponese e, a seguito di una dimostrazione svolta a Tokyo da parte del M° Funakoshi e dei suoi allievi, diffuso in tutto l’arcipelago.

A partire dagli anni 50 del secolo scorso i più blasonati maestri giapponesi, ormai coordinati in seno alla Japan Karate Association, iniziano a esportare l’arte marziale in giro per il mondo, stabilendosi nei vari continenti e contribuendo alla nascita di un movimento sempre più grande e, a breve, anche sempre più frazionato in diverse organizzazioni.

Oggi il karate risulta essere l’arte marziale più diffusa al mondo con circa 23 milioni di praticanti, divisi nei vari stili esistenti, i cui principali sono Shotokan, Shito, Wado e Goju, ciascuno caratterizzato da differenti interpretazione di tecniche e movimenti ma, in definitiva, tutti tendenti all’efficacia della tecnica per la difesa personale.

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LO STILE SHOTOKAN

La nostra pratica

Lo stile insegnato nella nostra scuola è lo Shotokan, letteralmente “onda di pino”, caratterizzato da posizioni stabili, tecniche veloci e potenti. Portato in Italia dai maestri Kanazawa e Shirai e sviluppato poi dai relativi discendenti, è lo stile che da sempre viene allenato dai nostri istruttori, allievi diretti di alcuni capisaldi del karate italiano come i maestri Masaru Miura e Ivan Bielli.

L’insegnamento durante i corsi avviene tramite la metodologia tradizionale, rispettando i canoni della disciplina (saluto, forma, ecc.) e mixandoli con metodologie di allenamento moderne ma comunque legate a decenni di esperienza dei nostri istruttori.

Il metodo di graduazione applicato in palestra è quello tradizionale, basato su 10 gradi inferiori (kyu) che portano poi ai gradi superiori (dan), che si ottengono tramite esami nei quali l’allievo deve dimostrare la capacità, per il livello richiesto, di eseguire tecniche di kihon (fondamentali), kata (forma) e kumite (combattimento), quest’ultimo svolto dapprima in modo fondamentale e successivamente, con l’avanzare dell’età e del livello, in modo sempre più realistico.

ASD Shotokan Karate-Do Codogno

Viale Gandolfi 35/D – 26845 Codogno (LO)

CF/P.IVA: 03062180967

PEC: karatecodogno@pec.it

Registro CONI n° 34253